Gran Premio di San Marino 2004

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San Marino (bandiera) Gran Premio di San Marino 2004
717º GP del Mondiale di Formula 1
Gara 4 di 18 del Campionato 2004
Data 25 aprile 2004
Luogo Autodromo Enzo e Dino Ferrari
Percorso 4,933 km
circuito permanente
Distanza 62 giri, 305,609 km
Clima sereno
Risultati
Pole position Giro più veloce
Regno Unito (bandiera) Jenson Button Germania (bandiera) Michael Schumacher
BAR - Honda in 1'19"753 Ferrari in 1'20"411
(nel giro 10)
Podio
1. Germania (bandiera) Michael Schumacher
Ferrari
2. Regno Unito (bandiera) Jenson Button
BAR - Honda
3. Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya
Williams - BMW

Il Gran Premio di San Marino 2004 è stato un Gran Premio di Formula 1 disputato il 25 aprile 2004 sull'Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, come quarta prova del campionato mondiale di Formula 1 2004. La gara fu vinta da Michael Schumacher su Ferrari, davanti a Jenson Button su BAR - Honda e a Juan Pablo Montoya su Williams - BMW.

Aspetti tecnici

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Alla prima gara in Europa dopo le lunghe trasferte in Australia, Malesia e Bahrain, la maggioranza delle scuderie introdusse delle novità sulle proprie monoposto. In particolare, la Ferrari montò sulle F2004 di Schumacher e Barrichello un nuovo cofano motore, più stretto e basso soprattutto nella parte posteriore[1]. La BAR, in seguito ad una richiesta di chiarimenti inoltrata alla FIA dalla Jaguar, modificò l'alettone posteriore, riducendo le dimensioni delle paratie verticali montate sul profilo principale[1]. La modifica non influenzò significativamente le prestazioni della monoposto, perché la modesta perdita di carico aerodinamico fu compensata da una riduzione della resistenza all'avanzamento[1]. La scuderia anglo-americana poté inoltre montare una versione potenziata del motore Honda[1].

Anche la Renault presentò diverse modifiche alla veste aerodinamica della monoposto, caratterizzata da nuovi alettoni sia all'anteriore che al posteriore e da un nuovo profilo estrattore[1]. In particolare l'alettone posteriore presentava delle ampie feritoie verticali sulle paratie laterali, soluzione già adottata in precedenza dalla Minardi[1]. Meno attive furono McLaren e Williams: la prima apportò solo delle leggere modifiche alle sospensioni posteriori della MP4-19, mentre la seconda montò nella giornata di venerdì un profilo alare davanti alle ruote posteriori, elemento introdotto dalla BAR a inizio stagione ma poi scartato dalla scuderia britannica per qualifiche e gara[1].

Fu, inoltre, dedicata particolare attenzione all'impianto frenante, molto sollecitato sul circuito romagnolo: su tutte le vetture furono montate prese d'aria maggiorate per garantire un miglior smaltimento del calore[1].

I tempi migliori nella prima sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[2]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"084
2 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'21"443
3 4 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW 1'22"250

I tempi migliori nella seconda sessione di prove libere di venerdì furono i seguenti:[2]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 9 Regno Unito (bandiera) Jenson Button BAR - Honda 1'20"966
2 10 Giappone (bandiera) Takuma Satō BAR - Honda 1'21"159
3 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'21"164

I tempi migliori nella prima sessione di prove libere di sabato furono i seguenti:[2]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"856
2 9 Regno Unito (bandiera) Jenson Button BAR - Honda 1'21"165
3 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari 1'21"583

I tempi migliori nella seconda sessione di prove libere di sabato furono i seguenti:[2]

Pos Pilota Costruttore Tempo
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari 1'20"125
2 9 Regno Unito (bandiera) Jenson Button BAR - Honda 1'20"150
3 8 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Renault 1'20"844

Le qualifiche furono animate dal confronto tra Jenson Button e Michael Schumacher. Il pilota inglese, quinto nella sessione a serbatoi vuoti, fece segnare un ottimo tempo, infliggendo sette decimi di distacco a Barrichello, fino a quel momento il più veloce. Schumacher fece segnare un tempo in linea con quello del rivale nel primo settore, risultando poi più veloce nel secondo per poco meno di due decimi di secondo. Il pilota della Ferrari commise, però, un errore nella terza parte del tracciato, perdendo quasi mezzo secondo rispetto a Button e terminandogli alle spalle.

Ralf SchumacherMontoya riuscirono ad avvicinare il tempo di Button, che conquistò così la prima pole position in carriera per sé e per la sua scuderia. Montoya, il più rapido nella prima sessione, ottenne la terza posizione, davanti a Barrichello, Ralf Schumacher, Alonso, Sato, Webber, Trulli e da Matta. In grossa difficoltà la McLaren, sempre penalizzata dalla scarsa affidabilità del motore Mercedes. La scuderia britannica ridusse di 1000 giri il massimo regime di rotazione sulla vettura di Coulthard, che fece segnare l'undicesimo tempo, mentre Räikkönen non effettuò nessun giro cronometrato, sostituendo poi il motore, sul quale erano stati rilevati dei problemi alle valvole di scarico. Anche Fisichella, sesto nella sessione a serbatoi vuoti, dovette rinunciare a far segnare un tempo per via di un problema al cambio, venendo così relegato alla diciottesima posizione.

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Sessione 1 Sessione 2 Distacco
1 9 Regno Unito (bandiera) Jenson Button BAR - Honda M 1'20"632 1'19"753
2 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari B 1'20"440 1'20"011 +0"258
3 3 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 1'19"805 1'20"212 +0"459
4 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari B 1'20"927 1'20"451 +0"698
5 4 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW M 1'20"423 1'20"538 +0"785
6 8 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Renault M 1'21"799 1'20"895 +1"142
7 10 Giappone (bandiera) Takuma Satō BAR - Honda M 1'20"984 1'20"913 +1"160
8 14 Australia (bandiera) Mark Webber Jaguar - Cosworth M 1'21"458 1'20"921 +1"168
9 7 Italia (bandiera) Jarno Trulli Renault M 1'21"669 1'21"034 +1"281
10 16 Brasile (bandiera) Cristiano da Matta Toyota M 1'21"737 1'21"087 +1"334
11 5 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes M 1'20"566 1'21"091 +1"338
12 12 Brasile (bandiera) Felipe Massa Sauber - Petronas B 1'22"154 1'21"532 +1"779
13 17 Francia (bandiera) Olivier Panis Toyota M 1'21"231 1'21"558 +1"805
14 15 Austria (bandiera) Christian Klien Jaguar - Cosworth M 1'22"246 1'21"949 +2"196
15 19 Italia (bandiera) Giorgio Pantano Jordan - Ford B 1'24"643 1'23"352 +3"599
16 18 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Jordan - Ford B 1'23"055 1'23"488 +3"735
17 20 Italia (bandiera) Gianmaria Bruni Minardi - Cosworth B 1'26"483 1'26"899 +7"146
18 11 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Sauber - Petronas B 1'20"716 Senza tempo /
19 21 Ungheria (bandiera) Zsolt Baumgartner Minardi - Cosworth B 1'27"319 1'46"299[3] +26"146
20 6 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 1'21"181 Senza tempo[4] /

Al via Button partì bene e mantenne la testa della corsa davanti a Michael Schumacher. Il pilota tedesco si difese piuttosto rudemente dall'attacco di Montoya, spingendolo anche sull'erba e conservando così la seconda posizione. A sua volta il pilota colombiano dovette guardarsi dal compagno di squadra Ralf Schumacher, che cercò di infilarlo alla Piratella: per difendersi, Montoya non esitò a spingerlo nell'erba. Ne approfittò Sato che, partito molto bene, guadagnò la quarta posizione ai danni del pilota tedesco. Al termine del primo giro Jenson Button rimase al comando davanti a Michael Schumacher, Montoya, Sato, Ralf Schumacher, Barrichello e Trulli. Più indietro Coulthard rientrò ai box con l'alettone anteriore rotto dopo un contatto con Alonso. I primi due mantennero un ritmo insostenibile per gli inseguitori, con Schumacher che fece segnare più volte il giro più veloce in gara, ma Button, nonostante la pressione del pilota tedesco, non commise errori, mantenendo la prima posizione.

La perse al nono giro, quando si fermò a rifornire: con pista libera, Schumacher spinse al massimo, rientrando ai box due tornate più tardi nettamente davanti al rivale. Dopo la prima serie di soste, Schumacher conduceva davanti a Button, Montoya, Trulli, Ralf Schumacher, Barrichello ed Alonso, questi ultimi in lotta fra loro. Seguivano poi Sato, Fisichella e Räikkönen, anch'essi piuttosto vicini. Non si verificarono, tuttavia, sorpassi, mentre in testa alla corsa Michael Schumacher scavò un divario via via più ampio fra sé e Button. La seconda serie di pit stop, aperta da Fisichella al 20º giro, non cambiò molto le posizioni di testa. Le uniche eccezioni furono rappresentate da Ralf Schumacher, che sopravanzò Trulli portandosi al quarto posto, e da Räikkönen, che superò Fisichella in pista guadagnando la nona posizione. Dietro a Ralf Schumacher si formò un trenino di vetture, formato dal pilota tedesco, Trulli, Barrichello e Alonso. La situazione rimase, però, stabile fino alla terza ed ultima sequenza di rifornimenti.

I primi tre mantennero le proprie posizioni senza grossi problemi, così come Ralf Schumacher che, dopo aver rifornito al 44º passaggio, rientrò in pista quarto. Persero invece una posizione Barrichello e Trulli, che vennero entrambi superati da Alonso. Lo spagnolo si avvicinò poi pericolosamente a Ralf Schumacher, attaccandolo nel corso del 49º giro. Il pilota tedesco cercò di chiudere il rivale, finendo però in testacoda e scivolando in settima posizione. Michael Schumacher amministrò senza affanni il vantaggio sui rivali, vincendo la quarta gara consecutiva davanti a Button, Montoya, Alonso, Trulli, Barrichello e Ralf Schumacher. Chiuse la zona punti Räikkönen, che approfittò del ritiro di Sato negli ultimi giri per portare un punto ad una McLaren in seria difficoltà.

Pos No Pilota Costruttore Pneumatici Giri Tempo/Ritiro e posizione al ritiro Partenza Punti
1 1 Germania (bandiera) Michael Schumacher Ferrari B 62 1h26'19"670 2 10
2 9 Regno Unito (bandiera) Jenson Button BAR - Honda M 62 +9"702 1 8
3 3 Colombia (bandiera) Juan Pablo Montoya Williams - BMW M 62 +21"617 3 6
4 8 Spagna (bandiera) Fernando Alonso Renault M 62 +23"654 6 5
5 7 Italia (bandiera) Jarno Trulli Renault M 62 +36"216 9 4
6 2 Brasile (bandiera) Rubens Barrichello Ferrari B 62 +36"683 4 3
7 4 Germania (bandiera) Ralf Schumacher Williams - BMW M 62 +55"730 5 2
8 6 Finlandia (bandiera) Kimi Räikkönen McLaren - Mercedes M 61 +1 giro 20 1
9 11 Italia (bandiera) Giancarlo Fisichella Sauber - Petronas B 61 +1 giro 18
10 12 Brasile (bandiera) Felipe Massa Sauber - Petronas B 61 +1 giro 12
11 17 Francia (bandiera) Olivier Panis Toyota M 61 +1 giro 13
12 5 Regno Unito (bandiera) David Coulthard McLaren - Mercedes M 61 +1 giro 11
13 14 Australia (bandiera) Mark Webber Jaguar - Cosworth M 61 +1 giro 8
14 15 Austria (bandiera) Christian Klien Jaguar - Cosworth M 60 +2 giri 14
15 21 Ungheria (bandiera) Zsolt Baumgartner Minardi - Cosworth B 58 +4 giri 19
16 10 Giappone (bandiera) Takuma Satō BAR - Honda M 56 Motore (8°) 7
Ritirato 18 Germania (bandiera) Nick Heidfeld Jordan - Ford B 48 Semiasse (15°) 16
Ritirato 16 Brasile (bandiera) Cristiano da Matta Toyota M 32 Testacoda 10
Ritirato 20 Italia (bandiera) Gianmaria Bruni Minardi - Cosworth B 22 Freni (19°) 17
Ritirato 19 Italia (bandiera) Giorgio Pantano Jordan - Ford B 6 Idraulica (13°) 15

Tutti i dati statistici sono tratti da Autosprint n.17/2004

  1. ^ a b c d e f g h Giorgio Piola, «E la Rossa dimagrisce». Autosprint n.17, 27 aprile - 3 maggio 2004, pp. 32-34
  2. ^ a b c d «I tempi delle prove». Autosprint n.17, 28 aprile - 5 maggio 2004, p. 36
  3. ^ Zsolt Baumgartner fu arretrato di dieci posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il motore della propria vettura.
  4. ^ Kimi Räikkönen fu arretrato di dieci posizioni sulla griglia di partenza per aver sostituito il motore; il pilota finlandese non fa segnare nessun tempo cronometrato

Altri progetti

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